VAN GOGH VINCENT 30 MARZO 1853

LETTERE a THEO

ATheo …C’è un profondo desiderio di religione fra la gente delle grandi città. Molti operai e bottegai hanno avuto un infanzia pia; ma a volte la vita cittadina porta via la prima rugiada del mattino. Tuttavia, il desiderio della vecchia, vecchia storia rimane; quello che sta nel profondo del cuore non può spegnersi. In uno dei suoi romanzi, Eliot descrive la vita di diversi operai che hanno costituito una piccola comunità e tengono il servizio di una cappella a Lantern Yard; l’autrice chiama questa vita regno di Dio sulla terra, né più ne meno. C’è un che di commovente in queste migliaia di persone che accorrono a udire questi predicatori…

…Abbi pazienza, forse vedrai ancora che anch’io sono un lavoratore, benché non possa prevedere ciò che mi sarà possibile fare, tuttavia spero di fare qualche scarabocchio in cui ci sia qualcosa d’umano…

…Theo, non sei forse innamorato anche tu? Vorrei che tu lo fossi. perché credimi anche le piccole miserie dell’amore sono preziose. Talvolta si piomba nella disperazione e vi sono momenti in cui sembra di essere all’inferno, ma l’amore porta anche cose migliori. Vi sono tre stadi. 1) Non amare e non essere amati. 2) Amare e non essere ricambiati ( è il mio caso). 3) Amare ed essere riamati. Ti dirò che il secondo caso è meglio del primo, ma il terzo, ah, quello è il migliore di tutti! Suvvia, figliolo, innamorati anche tu e poi raccontami tutto. E, nel mio caso, dammi la tua comprensione e prendi le mie parti…

 

contadinechezappanocampoinnevato
Contadine che zappano campo innevato. 1890

Vincent Van Gogh

 

VIncent Van Gogh è uno dei miei pittori preferiti, e ho voluto parlarne perché tutti e due siamo nati nello stesso giorno: il 30 MARZO. La sua pittura mi ha affascinato sin da quando ero bambina, mi piace il suo essere geniale avvolto dalla follia.  Vi riporto qui tre frammenti di tre lettere molto belle,  che Vinvent scrisse al fratello , anche suo unico grande amico, Theo. Van Gogh  era un solitario sognatore e amava molto la natura, sin da bambino trascorreva le ore nei campi meditando e studiando le piante, gli insetti cercando di scoprire il segreto delle cose. Le sue delusioni sentimentali lo trascinarono in una sofferenza che esaltava il suo sentimento religioso, che lo indusse a compiere una grande opera per la società. E così è stato, la sofferenza talvolta può essere riscattata solo con il valore enorme delle proprie opere. La sua rara sensibilità e il suo misticismo, insieme al suo grande talento hanno contribuito alla creazione di grandi opere d’arte.