….Il teatro è una di quelle attività che non serve a niente.., ma proprio per questo indispensabile. (Ionesco)
IL teatro è il tempio delle emozioni e l’emozione nasce quando avviene il contatto con il mondo. Molto tempo fa mi sono avvicinata al teatro e me ne sono innamorata, lo porto sempre con me. Intrapresi anche degli studi accademici, approfondendo poi con stage e workshop del tipo Actor’s Studio in America. Il teatro assomiglia un po’ alla vita,Il nostro palcoscenico è il giorno che viviamo e noi siamo gli attori che cerchiamo di vivere al meglio il dono che ci è stato dato, recitando la nostra parte. Con il linguaggio teatrale, vengono celebrate ed imitate le manifestazioni della realtà.
Fin dai tempi primitivi, l’uomo ha avvertito il bisogno di riunirsi in gruppi per celebrare riti propiziatori. Con essi si evocavano le forze benefiche delle divinità, quali l’abbondanza, l’armonia e la forza. In fondo questi riti furono le prime rudimentali forme teatrali. La rappresentazione teatrale ha origini molto antiche, in Grecia dove già occupò un posto rilevante nella vita sociale, politica e religiosa. Ad Atene vennero rappresentate le prime tragedie e commedie (Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane ect.) Ogni periodo storico ha avuto il suo genere teatrale, con le correnti ed i suoi canoni, e le sue numerose sperimentazioni sia a livello teorico che pratico. Nuove tematiche misero in luce il rapporto fra l’individuo e il condizionamento che veniva imposto dalla società. Per questo basta pensare a Luigi Pirandello, il quale evidenziò maggiormente l’aspetto della vita , diviso tra apparenza e realtà. Stare in scena, così come nella vita, è mettersi continuamente in gioco. E’ provare sempre un enorme piacere nel fare le cose eliminando qualsiasi tipo di pregiudizio. Fino a quando esisterà l’uomo, il teatro continuerà ad esistere, assumendo forme e linguaggio che esprimono la realtà del momento.