LA VIOLENZA SULLE DONNE

CANTO DEI CANTICI

L’incanto dell’amata

Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
i tuoi occhi sono colombe
attraverso  il tuo velo.
I tuoi capelli sono come un gregge di capre,
che discendono dalla montagna del Gàlaad.
I tuoi denti sono come un gregge di pecore
che salgono dal bagno;
tutti hanno gemelli,
e nessuno ne è privo.
Le tue labbra sono come un filo di scarlatto
e il tuo parlare è incantevole;
come uno spicchio di melagrano
le tue guance attraverso il tuo velo.

IL tuo collo è come la torre di Davide
Costruita per trofei,
mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di guerrieri.
I tuoi seni sono come due caprioli, gemelli di gazzella,
che pascolano fra gigli.
Prima che soffi la brezza del giorno
E le ombre fuggano,
salirò sul monte della mirra
e sul colle dell’incenso.

foto by Patty

 

 

 La violenza sulle donne

In questi ultimi giorni, sono state molto rilevanti le notizie di stupri accaduti in Italia, circa uno al giorno. L’indignazione non basta, per far fronte a questa piaga bisogna affrontare il problema attraversandolo in ogni aspetto, senza paura. Tutti e tutte noi, dovremmo fermarci almeno un minuto al giorno a riflettere ed analizzare il problema, ponendoci la domanda: cosa possiamo fare noi per primi ogni giorno? In una società così evoluta come la nostra, crimini come gli stupri non dovrebbero accadere mai più. Forse con nuovi programmi di educazione per gli uomini poco “evoluti” spiritualmente, potremmo migliorare la situazione. Voglio citare l’etimologia della stessa parola violenza “dal latino violentia, con riferimento a persona, la caratteristica soprattutto come tendenza abituale a usare la forza fisica in modo brutale ed irrazionale, facendo anche ricorso a mezzi di offesa, al fine di imporre la propria volontà e di costringere alla sottomissione, coartando la volontà altrui sia di azione che di pensiero e espressione, o anche soltanto come modo incontrollato di sfogare i propri moti istintivi e passionali.”

Credo che si dovrà fare ancora molto per portare di nuovo il Bello, in una società dove l’indifferenza sta diventando il sentimento più pericoloso e dilagante. In una società dove l’altro, in questo caso la donna, viene soppressa attraverso l’eliminazione della sua identità di donna,  con l’uso di una violenza inconcepibile.Ogni violenza, in tutti i suoi tratti , anche verbale , va denunciata. Non si può continuare a mettere a tacere la voce delle donne con la violenza, ed in casi più gravi il femminicidio.  Uomini, non importa chi voi siate,  provate a pensare, solo per un attimo, che siete nati da una donna.